Catania - 3 Giugno 2012
27° Campionato assoluto di quadro 47/2


RITORNA LA SPECIALITA’ “QUADRO 47/2” 
NELLA PROGRAMMAZIONE SPORTIVA DELLA CARAMBOLA ITALIANA

A Catania, il 3 Giugno 2012, si svolgerà il 27° Campionato assoluto di quadro 47/2. Il Quadro 47/2, insieme al Quadro 47/1, al Quadro 71/2 e alla carambola a 1-sponda, è una specialità dei giochi di serie, discipline quasi cancellate dall’attenzione dei carambolisti italiani, a favore della carambola a 3-sponde. Ma fra i Paesi che nel tempo sono stati molto attivi nelle varie specialità della carambola, solo in Italia si è registrata una concentrazione quasi assoluta sulle 3-sponde.
In Belgio, per esempio (e in Spagna, Francia, Olanda, Germania, ecc.), si continua ogni anno a disputare campionati nazionali in queste specialità, con un ritorno al titolo da parte di giocatori quali Caudron, De Backer, Leppens (solo per citare alcuni fra i più noti), Campioni che sono fra i massimi nomi del professionismo delle 3-sponde a livello mondiale.
In Italia bisogna tornare al 2006 per trovare l’ ultimo campionato di Quadro 47/2: in quella occasione, a Sciacca, fu Antonio Oddo a salire sul gradino più alto del podio.
Per Oddo si trattava dell’ ennesimo titolo vinto, su 26 giocati in Italia, a partire dal primo campionato datato 1965, allora vinto da Erwin Zanetti (padre del pluricampione nazionale e mondiale, Marco Zanetti).
Riassumendo, nell' albo d'oro del quadro 47/2 spicca su tutti il nome di Oddo con ben 13 titoli vinti; segue Marco Zanetti con 5 e poi Erwin Zanetti e Gigi Natale con 2 titoli a testa; seguono Giuseppe Tomsich, Giuseppe Di Corrado, Alfio Platania e Giuseppe Ferrara con un titolo a testa.

La storia racconta:
Erwin Zanetti, già protagonista dei primi campionati di Libera, nel 1965 a Bolzano e poi l'anno seguente a Treviso, vince i rispettivi campionati di quadro 47/2 con 8,90 e 10,50 di media generale. Dopo solo due anni, il triestino Giuseppe Tomsich sovrasta tutti con una media generale doppia rispetto agli altri partecipanti (15,09 ed una serie massima di 108). Nel 1969, a Palermo, si cimenta per la prima volta nel 47/2 Antonio Oddo. Il giovane palermitano vince agevolmente con 12,02 di media e l'anno seguente si ripete con una generale di 17,44 ed una serie strepitosa di ben 198 carambole. Passano 5 anni e al 6° campionato di questa specialità, a Palermo, vince inaspettatamente, ma con merito, Giuseppe Di Corrado; le medie sono leggermente basse per tutti, sicuramente per una mancanza di allenamento specifico.
Ancora quattro anni di intervallo e poi arriva Zanetti Junior: Marco è ancora diciassettenne, ma a Roma stravince con media di 24,04, anche se non riesce a battere il record di serie di Oddo, fermandosi a 197. Ma due anni dopo, durante l'ottavo campionato, Marco, non solo vince, ma supera tre record : media generale (33,33), media particolare (85) e serie massima (240).
A Marsala, l'anno seguente, Marco migliora ancora le due medie. Oddo è saldamente in seconda posizione e Armato in terza. Si cominciano a mettere in luce anche il giovane palermitano Luigi Natale, che nel 1983 a Roma si piazza al secondo posto, e i due trapanesi, Graziano e Ferrara.
Nel 1985, a Palermo, assente Marco Zanetti, Oddo riconquista il suo ennesimo titolo e Natale è terzo. La grande rivincita di Oddo sul giovane avversario Marco Zanetti avviene però in forma completa appena un anno dopo: a Caltanissetta i soliti otto partecipanti (si giocava con girone all'italiana) si sfidano sulla distanza dei 250 punti e in una combattutissima finale Oddo prevale su Zanetti. Questo sarà per Marco l'ultimo campionato di giochi di serie; il passaggio al professionismo lo spinge a dedicarsi esclusivamente al 3 Sponde dove, in brevissimo tempo, raggiungerà le vette delle classifiche mondiali. L'assenza di Zanetti nei giochi di serie induce la Sezione Carambola a dilatare nel tempo l'organizzazione di questi ultimi. Nei successivi campionati le medie sono ancora accettabili, ma risentono della mancanza di allenamento dei singoli partecipanti. Oddo e Natale si alternano nei posti alti del podio, ma nei pochissimi campionati successivi, dal 1999 in poi, le medie inferiori al 10 denotano chiaramente il progressivo abbandono della specialità. Nel 2005 vince Giuseppe Ferrara su Giuseppe Tagliavia e Oddo è terzo; l'anno seguente a Sciacca, Oddo si riprende il titolo ma supera appena il 10 di media generale.

E siamo al 2012.
Sulle pendici dell'Etna, a Sant'Agata Li Battiati, sarà assegnato il 27° scudetto tricolore.
Sarà difficile battere i record della specialità, tutti detenuti da Marco Zanetti, ottenuti in anni nei quali i giocatori si tenevano in allenamento, in vista del campionato assoluto. Tutti tranne quelli sulla distanza dei 100 punti (media generale 15,38 Oddo, serie massima 132 e media partita 100 Tagliavia).
“Ma a nessuno è proibito sognare”, suggerisce un tenace amatore della carambola, il quale si augura, anche, che il 2012 rappresenti un deciso ritorno ad una consistente presenza dei giochi di serie nell’ ambito della carambola.
In realtà, non è risolto un dibattito tecnico, che vede contrapposti, da un lato quanti sostengono che per giocare la carambola 3-sponde (l’ espressione professionistica del biliardo più diffusa nel mondo), anche ad altissimi livelli, non è necessaria una precedente esperienza nei giochi di serie; e dall’ altro quelli che invece argomentano a favore di un assoluto valore propedeutico dei giochi di serie, fra l’ altro riferendosi alle esperienze della larga maggioranza dei migliori tre-spondisti mondiali.
E’ evidente, anche per un osservatore non espertissimo, che il bagaglio tecnico dei giocatori di serie si estende a strumentazioni notevolmente diverse: i piccoli massé, gli elastici piqué, i misuratissimi e rallentati retrò, il controllo assoluto delle tre biglie, le brevissime distanze percorse dalle biglie, quasi sempre contenute in un terzo del biliardo, sono caratteristiche (fra tante altre) che differenziano i giochi di serie dalle 3-sponde; ed è facile sostenere che un bravo giocatore di quadro arriva alle 3-sponde con una sensibilità che lo avvantaggia, rispetto ad altri giocatori che non possiedono quell’ esperienza.
E la maggiore difficoltà delle 3-sponde, fra l’ altro, non agevola l’ ingresso nel mondo della carambola dei giovani, abituati a giochi che offrono un dominio più facile delle strumentazioni tecniche e risultati più immediati.
Chissà che, a cominciare dal campionato 2012 di Quadro 47/2, non si ritorni a giocare in tutte le specialità della carambola, assicurando così un miglior livello tecnico generale e nel contempo una più salutare vivacità di interessi nelle nostre sale.

Roberto Garofalo
 







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