Finale a sorpresa per il secondo Gran Premio KING OF
KINGS, disputatosi nei suggestivi locali della storica sala da biliardo
“King of Kings” di Cosenza dal 2 all’8 gennaio scorso. La maratona del
tavolo verde, che aveva attirato i più illustri nomi della stecca, si è
conclusa domenica con la vittoria di Ursino, seguito a ruota da Aniello e
De Riccardis, a conferma che la scuola biliardistica italiana sta
crescendo e che accanto alle “vecchie glorie” è in grado di schierare
nuove forze emergenti già pronte per i grandi traguardi.
Fra le grandi sconfitte, molti volti noti agli appassionati dei cinque
birilli, come l’ex campione del circuito BTP Consagno, e l’ex
pluricampione del mondo, l’argentino Nestor Gomez, che pur giungendo in
finale non riesce ad agguantare il primo posto. Raccolti attorno a lui, i
suoi ammiratori cosentini non hanno potuto non rievocare con un velo di
malinconia il debutto negli anni ’70 del “galantuomo del biliardo” proprio
qui a Cosenza.
Tra le belle partite da segnalare, le finali fra Iannone e Aniello, De
Riccardis e Consagno e Di Pace e Ursino. Per non parlare del pluricampione
Gomez, in forma smagliante, che dalle qualificazioni giunge fino in
semifinale, dove affronta Ursino, cedendo solo all’ultimo: conclusione
spettacolare che ha tenuto col fiato sospeso la sala raccolta in un
silenzio rapito.
“E’ stata una gara che sin dall’inizio ha promesso scintille”, ha
dichiarato soddisfatto il presidente del club, il dottor Luigi Gozzi.
Grazie alla leadership e all’impegno del Gozzi il “King of Kings”,
affiliato all’ACLI e al F.I.Bi.S., ha assunto una posizione di punta fra
le associazioni sportive della città, contando fra i suoi tesserati tanti
giovani, che hanno imparato ad apprezzare e studiare la disciplina del
biliardo. “Credo che la vittoria di un giovane talento come Ursino sia di
buon auspicio per la disciplina del biliardo, che sta attraversando un
momento di rinnovato splendore. In questa gara si sono affrontati molte
giovani promesse, che credo contribuiranno a trasformare radicalmente il
biliardo in una disciplina sportiva riconosciuta ed apprezzata da un
pubblico sempre più vasto. Sono proprio queste manifestazioni che
consacrano tali i futuri campioni ed accendono i sogni di gloria nei più
giovani”. Il dottor Gozzi si è dichiarato contento anche per la risonanza
che ha avuto la manifestazione, alla quale hanno partecipato oltre 200
concorrenti da tutta Italia e che si è guadagnata un posto d’onore nella
cronaca cittadina. “Abbiamo puntato in alto ed abbiamo vinto, ed il buon
esito di questo evento ci incoraggia a pensare al Gran Premio King of
Kings come ad un appuntamento per avvicinare il pubblico cosentino alla
sempre seguita più disciplina del biliardo”.
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