Pietro Grossi, l’Acchito. Biliardo metafora dell’esistenza

 


Dino ama due cose della sua vita: il biliardo e il suo lavoro. Le eterne geometrie, tracciate dal colpo della palla sul panno verde e dai ciottoli con cui ogni giorno pavimenta la città, hanno per lui il conforto della cartesiana prevedibilità. La convinzione che tutto può essere irretito nelle maglie della razionalità


Sin da quando era ragazzo Dino si era messo in testa di imparare a giocare al biliardo. Voleva lezioni da Cirillo, il più bravo ed esperto del circolo, carpirne il segreto, la magica misteriosa alchimia con cui riusciva a carezzare quelle sfere lucide e colorate. Ma Cirillo non voleva saperne, almeno sino a quando Dino non fosse riuscito a far tornare la palla esattamente al punto di partenza, né un millimetro più, né un millimetro meno, e non una sola volta – il caso avrebbe potuto aiutarlo – ma proprio tutte le volte. Gli ci vogliono tre anni; ma alla fine Dino ottiene che Cirillo diventi il suo maestro, anche se a quel punto, posseggono entrambi la magia del biliardo. Gioco fatto di lunghi silenzi, di riflessioni e ragionamenti, metafora della vita: le geometrie perfette che si disegnano sul tavolo verde rimettono le cose in riga, così come il lavoro di Dino, pavimentatore di strade. Incastrare i ciottoli nella terra, cacciarli a martellate nella rena, uno dopo l’altro milioni di ciottoli. Anche loro, così ben allineati, corrispondono all’ordine che regna nella vita di Dino, fatta di piccole felicità: la moglie Sofia, i viaggi che fanno ogni sera, restando seduti in soggiorno, i pochi amici. Poi succede qualcosa nel lavoro di Dino, e qualcosa anche nella sua vita. Potrà il biliardo rimettervi ordine? Con L’Acchito edito da Sellerio, nuova prova narrativa che segue il successo riconosciuto dalla critica di Pugni, Pietro Grossi si conferma uno scrittore vero; ambienta la sua storia, così come era successo per “Boxe”, in un ambiente ben delimitato - lì la palestra, qui la sala da biliardo - dove il gioco e la gara rappresentano, anzi sono, la vita stessa.

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